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Epilogo immaginario Episodio 2 (CONFRONTO MAESTRE)

Aggiornamento: 13 apr 2019



EPILOGO IMMAGINARIO:

Ma che cosa sarebbe successo tra le due colleghe se la Prof. che studia avesse pensato che la maestra si stesse riferendo con le sue frasi proprio al caso in questione? Immaginiamo uno scambio del genere solo per ricordare l’importanza di una riflessione sulle problematiche che la comunicazione pone ontologicamente.

Quante traduzioni con relativa perdita di significato sono intercorse tra il primo colloquio tra Maestre e Madre e l'interazione Prof.chestudia- Maestra?


Contiamole:

LE MAESTRE hanno

1) - al colloquio con la Madre tradotto i loro pensieri - non verbali- in parole (verbali) (prima traduzione (da linguaggio non verbale a linguaggio verbale - problemi: il vocabolario del pensiero e quello della parola non combaciano, o almeno non combaciano perfettamente);

2) creazione di un discorso “coerente” che rifletta per quanto possibile i due pensieri delle Maestre (ulteriori perdite di significato/riaggiustamenti - seconda traduzione);

La MADRE HA:

3) ricevuto le parole delle Maestre (terza traduzione data dalla ricezione che difficilmente sarà completa - perdite);

4) tradotto nuovamente le parola recepite in pensiero (quarta traduzione… -perdite, modifiche );

5) Ritradotto il pensiero in parole da comunicare alla Prof. che studia (quinta traduzione)

la quale ha dovuto nuovamente

6) recepire il messaggio (sesta traduzione),

7) immagazzinarlo come pensiero (settima traduzione)

8) trasformarlo in uno studio di caso (ottava traduzione)

9) mandarlo perché fosse recepito (nona traduzione) dagli interlocutori dello “studio di caso”;

10) tradotto nuovamente dagli interlocutori in pensiero (decima traduzione);


- per arrivare alla trascrizione che vedrete a continuazione, abbiamo avuto:

  • un undicesima traduzione: Maestra traduce da pensiero derivante da lettura mail Prof. a parola;

  • una dodicesima traduzione: la Profchestudia riceve il messaggio;

  • una tredicesima traduzione: la Prof. converte in pensiero la parola ascoltata;

  • una quattordicesima traduzione (intralinguistica) che riporto a continuazione (da Pensiero a Parola Prof.:

PAROLE DELLA MAESTRA (nella quattordicesima traduzione)


  1. "Sono rimasta molto delusa da quello che hai fatto"; (scrivere uno studio di caso)

  2. "Ci siamo sentite profondamente offese";

  3. Ci vuoi male";

  4. Le cose che hai detto sono gravissime";

  5. "C’è stata violazione di privacy da parte tua"

  6. "Per il problema del bambino avevo detto alla mamma di andare a farsi aiutare da uno specialista";

  7. "i problemi non si risolvono così, con i post-it, a caso";

  8. "Non vogliamo nessun altro inserito in questa vicenda";

  9. "Abbiamo già parlato con i suoi genitori, il problema è tra noi e loro, altri non c’entrano niente"

  10. "Il bambino non ha alcun problema";

  11. "comunque ho già risolto perfettamente la situazione abbracciando il bambino";

  12. "Infatti il bimbo in realtà ha solo bisogno di quell'amore che la madre non gli dà".


CHE COSA POSSIAMO RAVVISARE NELLE FRASI? (graditi pareri nei commenti!)


a. nei confronti della madre e del bambino;

b. nei confronti della Prof.chescrive?


( oltre all'analfabetismo funzionale: (frasi: 1, 2, 3, 4, 5) derivante dalla non comprensione del testo della mail) che giustificherebbe l'incoerenza: 1. Il bambino ha un problema? (frasi: 6, 7, 9, 12); oppure, 2. il bambino o non ha problemi? (8, 10, 11)


a) NEI CONFRONTI DI MAMMA E BAMBINO

Il bambino ha un problema? (frasi: 6, 7, 9, 12)

E in questo caso:

E POI:


la maestra riesce (frase 11) a gestire da sola il bimbo perché rientra nelle strategie che è tenuta a mettere in atto? allora ci sarebbe stata diffamazione nei confronti del bambino (6) calunnia (12)


oppure


non ci riesce:


- perché il bambino ha un problema che esula dalle competenze richieste alla maestra e chiede alla madre di portarlo da un medico? Troveremmo però un eccesso di potere, dall'affermazione della maestra sembra che non sia stato rispettato l'iter che la scuola attiva in caso di richiesta di accertamento: (dettagliato nel Piano Annuale per l’inclusione)

- perché non ne ha le competenze? (inadempienza contrattuale) Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297 Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297 -PARTE III - PERSONALE DOCENTE, EDUCATIVO, DIRETTIVO E ISPETTIVO 2.Al personale predetto,nel caso di violazione dei propri doveri, possono essere inflitte le seguenti sanzioni disciplinari: a) la censura; b) la sospensione dall'insegnamento o dall'ufficio fino a un mese; c) la sospensione dall'insegnamento o dall'ufficio da oltre un mese a sei mesi… Ecc. ecc. Art. 493 - Censura: 1. La censura consiste in una dichiarazione di biasimo scritta e motivata, che viene inflitta per mancanze non gravi riguardanti i doveri inerenti alla funzione docente o i doveri di ufficio. Art. 494 - Sospensione dall'insegnamento o dall'ufficio fino a un mese 1. La sospensione dall'insegnamento o dall'ufficio consiste nel divieto di esercitare la funzione docente o direttiva, con la perdita del trattamento economico ordinario, salvo quanto disposto dall'articolo 497. La sospensione dall'insegnamento o dall'ufficio fino a un mese viene inflitta:a) per atti non conformi alle responsabilità, ai doveri e alla correttezza inerenti alla funzione o per gravi negligenze in servizio; b) per violazione del segreto d'ufficio inerente ad atti o attività non soggetti a pubblicità (ecc. ecc.)


b) NEI CONFRONTI DELLA COLLEGA, LA PROF. CHE STUDIA

- diffamazione (4, 5, 6, 7)


SUPPOSTA VIOLAZIONE DELLA PRIVACY DA PARTE della Prof.chestudia:

Non c'e stata violazione della privacy visto che la mail era diretta a personale della Scuola che è tenuto a rispettare il segreto d'ufficio

(e alla stessa madre del bimbo)


INOLTRE: Il trattamento illecito di dati viene commesso da chi, al fine di trarne per sé o per altri profitto o di recare ad altri un danno, procede al trattamento di dati personali in violazione di determinate disposizioni previste dal Codice, se dal fatto deriva nocumento o se il fatto consiste nella comunicazione o diffusione. Per questo delitto è comminata la reclusione da sei mesi a tre anni.

1) che profitto avrebbe ricavato per sé la Prof che studia? dalla comunicazione del fatto che la mamma le avesse riferito che le maestre le avevano detto che a volte il bimbo in classe era distratto?


2) che nocumento avrebbe arrecato al bambino/la madre?



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