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L’esperienza d’essere Aspiranti Dirigenti Scolastici in rete - MARE MAGNUM

Aggiornamento: 13 feb 2020

AGGIORNAMENTO: Per chi volesse acquistare il testo:




Concorso per Dirigenti Scolastici…


La prima lettura del bando spiazza, fa sentire immediatamente piccoli e inadeguati; nove aree tematiche, informatica e lingue straniere; sconfinata vastità degli argomenti, impossibilità di trovare un filo conduttore, nessun confine apparente, solitudine profonda. Sono sentimenti comuni e condivisi tra i ventiquattromila partecipanti alla prova preselettiva, che riecheggiano costantemente nella rete e nel gruppo virtuale, numericamente più rappresentativo. Il tempo scorre inesorabile, 100 domande e le quattro possibili risposte nella prova preselettiva, stabiliscono chi accede alla fase vera e propria del concorso.

Resta ancora senza risposta la domanda numero 101: e adesso che si fa? Come si procede? Come si gestisce tutta questa complessità?



Uno sguardo ad un grande genio e visionario del futuro , inizia ad indicare la rotta: “Arco non è altro che una fortezza causata da due debolezze, imperò che l'arco negli edifizi è composto di 2 parti di circulo, i quali quarti circuli, ciascuno debolissimo per sé, desidera cadere, e opponendosi alla ruina l'uno dell'altro, le due debolezze si convertano in unica fortezza.“[1]


Come una pietra lanciata nello stagno che disegna cerchi concentrici sempre più ampi, così l’idea di Giuliana Della Valle proposta al grande gruppo: “ma perché non proviamo noi a creare un manuale, un compedio, un “qualcosa” che raccolga e faccia sintesi, se non esaustiva almeno ragionata e finalizzata, delle aree del bando”?


Nell’arco di un secondo si sviluppano una visione, una modalità, un progetto: mettiamo insieme le nostre debolezze, così che chi sta per cadere sia sostenuto dall’altro e tante debolezze si convertano in unica fortezza.

In una parola: CON - CORSO



Sì, decidiamo di correre insieme, convergere e cooperare per il raggiungimento di un obiettivo comune e condiviso; non ci guardiamo negli occhi in cagnesco, ma tutti puntiamo verso lo stesso orizzonte; ci si allontana dall’idea di un concorso inteso come gara, predominanza, vittoria.


L’organizzazione è spontanea come la partecipazione; un unico requisito: occorre produrre e pubblicare a partire dall’analisi certosina di tutti gli argomenti previsti dal bando, che dovevano essere esaminati, contestualizzati, corretti e verificati. All’inizio si lavorava tutti sugli stessi file… Disastro totale! Neanche il web era in grado di sopportare l’assalto di più di 500 persone contemporaneamente sullo stesso sito… Si decide allora di nominare (bastava dire: “lo faccio io”…e ti ritrovavi eletto all’unanimità!) un coordinatore per ciascuna delle nove aree tematiche e, intorno a questo coordinatore, tutti i colleghi che volevano dare il proprio contributo in quell’area specifica. Crescevano le pagine, crescevano gli argomenti e anche l’organizzazione; avevamo infatti creato anche un gruppo di coordinamento nazionale; un gruppo che operava soprattutto attraverso l’uso dei cellulari. Uno di quei gruppi che ti costringe a ricaricare la batteria del cellulare almeno due volte al giorno… sempre che per i coordinatori ci fosse ancora differenza tra il giorno e la notte…



Un gruppo che ha avuto l’onore della leadership condivisa e la responsabilità di essere il garante di un esito efficiente, efficace e competente. Le aree si andavano così velocemente componendo e completando. Quasi novecento pagine compresi indici e bibliografie, completate in poco più di due settimane.




L’operazione sembrava avviarsi alla conclusione con la creazione di un unico file, quando qualcuno, tal collega Davide Arcidiacono, con aria molto ingenua chiede: “ma perché non creiamo anche un tomo relativo agli studi di caso da abbinare al compendio delle aree”? Si, la risposta…”ma solo se creiamo anche un compendio di informatica e lingue straniere”. Insomma, il bando del concorso era stato letto e anche molto bene. E così, si è allargato il coordinamento nazionale che ha accolto anche i coordinatori per lo studio dei casi e i coordinatori per l’informatica e le lingue straniere. Altri due tomi, rispettivamente di ottocento e cinquecento pagine.


Ci avviamo alla conclusione e alla realizzazione del prodotto, proprio come in un compito autentico. Tre volumi, uno bianco uno rosso e uno verde. Nessuna discussione sui colori, solo emozione e rispetto. Grande discussione invece nel coordinamento per il supporto: digitale, cartaceo, entrambi? Prevale l’ultima proposta; tanto ormai siamo abituati ad allargare il comitato, che infatti si arricchisce di grafica e ufficio stampa. Un tipografo serio, pazientissimo ed un corriere efficiente hanno portato nelle case di circa 500 docenti della scuola italiana uno strumento di studio unico, carico di valori simbolici e di contenuti indispensabili per arrivare il più lontano possibile. Forse abbiamo trovato un orizzonte di senso.

Con la consapevolezza d’essere dei professionisti nel campo dell’istruzione, educazione e formazione abbiamo messo in pratica buona parte di ciò che sostiene la nostra azione nella relazione insegnamento/apprendimento; abbiamo testimoniato l’uso di elementi caratteristici della ricerca-azione, del problem solving, del learning by doing , dell’essere rete, che è cosa ben diversa dal fare rete e non da ultimo, l’esercizio del coordinamento e della gestione della complessità al servizio della collettività e del bene comune, per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Si è trattato di un esercizio di autonomia funzionale, agita e realizzata “dal basso” che ha saputo curvare e far coincidere obiettivi, progetti, programmi e aspettative.



Dalla vita ho appreso che, se il valore della validità di una scelta, consiste nel rifare la stessa scelta sapendo già quanto questa scelta costerà, allora sono pronto a dire ancora una volta SI a far parte del coordinamento nazionale di questo progetto folle, unico e irripetibile. Grazie ai compagni di strada perché da ciascuno ho appreso, da ciascuno ho imparato.


Gianluca Mastromarino

[1] Leonardo Da Vinci, da Frammenti sull'architettura, in Scritti rinascimentali di architettura, a cura di A. Bruschi, Il Polifilo, Milano, 1978

ASPIRANTI DIRIGENTI IN RETE: di Gianluca Mastromarino

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UN NUOVO ARCO: da un'idea di Gianluca Mastromarino

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