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Episodio 4: SOS

Aggiornamento: 15 apr 2019


Questa è la lettera che la madre vorrebbe mandare al DS.

(Episodio 4 - discriminazione alunna disabile)



OGGETTO: Discriminazione nei confronti di alunna disabile: richiesta rimborso spese.



Gentile Dirigente Scolastico,


in riferimento al Viaggio d’Istruzione Vienna-Budapest-Lubiana del 25-30 marzo u.s. che ha visto possibile la partecipazione di mia figlia F. solo a condizione della mia sottoscrizione di un contratto con la scuola (allegato 1) nonché l’assunzione a mio carico di notevoli spese aggiuntive (allegato 2);


espongo le seguenti considerazioni:


- in primo luogo, sono convinta che, se mia figlia non avesse partecipato al viaggio d’istruzione, la scuola sarebbe venuta meno al suo preciso e primario compito dell'inclusione degli studenti con disabilità. Sottolineo il fatto che in tutti gli anni nei quali mia figlia ha frequentato una scuola pubblica, questa è stata una delle prime occasioni in cui mi sia arrivata notizia di un viaggio d’istruzione e che questa informazione non mi è arrivata per il tramite di un canale istituzionale. Non è difficile per me immaginare che in questi casi l'esclusione dello studente con disabilità sia stata sempre data per scontata, non saprei dire se per negligenza o dolo. Spero vivamente, e vorrei sentirglielo dire ufficialmente, che questo non avrà a ripetersi mai più;


- sono altresì convinta che il contratto che mi è stato imposto di firmare sia da considerarsi giuridicamente nullo. Credo infatti che se l'inclusione del disabile è uno degli obiettivi primari che l'istituzione scolastica persegue attraverso tutte le proprie attività, allora la presenza dello studente con disabilità in un viaggio d’istruzione non può essere considerata come un evento straordinario che si verifica per gentile concessione dell’istituzione scolastica e con costi aggiuntivi a carico della famiglia del disabile. Inoltre eventuali costi aggiuntivi per AEC (assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali) avrebbero dovuto essere sostenuti dai servizi sociali della Provincia. Chiedo quindi che la scuola mi rimborsi la somma di 750 euro che ho pagato in più per la copertura della quota dell'accompagnatrice, sig.ra V.

 

Se non dovessi avere risposta positiva in forma scritta entro 30 gg ai due punti sopra esposti, non esiterò ad adire le vie legali senza darvene ulteriore avviso e con la più ampia libertà di azione. 


Cordiali saluti,


I.




In allegato:

1) Contratto

2) Ricevute dei bonifici effettuati;



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